VERBALE della riunione del 28 luglio 2006 dei Rappresentanti degli Ordini e Collegi Professionali sul c.d. “decreto Bersani”
I rappresentanti dei seguenti
ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI
ORDINE AVVOCATI DI TRANI, con il Presidente Avv. Bruno P. Logoluso;
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI TRANI, con il Presidente Dott. Claudio Mazzocca;
COLLEGIO DEI RAGIONIERI DI TRANI, con il Presidente Rag. Sebastiano Chieppa;
CONSIGLIO NOTARILE DI TRANI, con il Presidente Notaio Onofrio Bottaro;
ORDINE INGEGNERI DI BARLETTA ANDRIA TRANI, con il Presidente Ing. Giuseppe Gorgoglione;
COLLEGIO GEOMETRI DI BARLETTA ANDRIA TRANI, con il Presidente Geom. Franco Di Noia;
ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI BARI, con il Presidente Arch. Vincenzo Sinisi;
ORDINE DEI FARMACISTI DI BARI, con il Vice Presidente Dott. Angelo Di Gioia;
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DI BARI, con il Cons. Dott. Nicola Esposito;
COLLEGIO DEI CONSULENTI DEL LAVORO DI BARI, con il Tesoriere Rag. Saverio Gadaleta;
ORDINE DEI VETERINARI DI BARI, con il Presidente Dott. Marcella Rosato
alla presenza, altresì, di rappresentanti e componenti dei rispettivi Consigli, dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura con l’avv. Arcangelo Cafiero, della Cassa di Previdenza Forense con l’avv. Riccardo Marchio, dell’A.N.F. con l’avv. Sabino Palmeri, dell’Ass. Naz. Dentisti Italiani con il Presidente dott. Nicola Esposito e di altre Associazioni Nazionali e locali forensi e di altre categorie, nonché del Segretario avv. Salvatore Pasquadibisceglie e del Tesoriere avv. Tullio Bertolino dell’Ord. Avv. Trani con la funzione di redigere il verbale della riunione,
con l’adesione dell’ORDINE DEI GIORNALISTI DI BARI e dell’ORDINE REGIONALE DEI GEOLOGI DELLA PUGLIA , pervenuta a mezzo telefax a firma dei rispettivi Presidenti Dott. Michele Partipilo e Dott. Giovanni Calcagnì
si sono riuniti
su invito del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani e presso la sede dello stesso in Piazza Duomo, per discutere e deliberare in relazione alla grave situazione creata dal c.d. “Decreto Bersani” ed alle iniziative di protesta adottate e in corso di attuazione a livello nazionale e locale da parte di tutte le professioni, così riproponendo in sede locale la protesta collettiva in concomitante svolgimento in Roma, anche al fine di realizzare un primo momento di coesione operativa per le successive iniziative comuni a difesa dell’autonomia e della indipendenza delle libere professioni
e dopo ampia discussione e all’unanimità
ribadiscono
le durissime critiche di metodo e di merito già ripetutamente indirizzate al Decreto Legge Bersani con i rispettivi documenti adottati sia a livello nazionale che locale, che hanno evidenziato con articolate motivazioni l’inaccettabilità dei provvedimenti assunti sia per il metodo – per la mancanza di qualsiasi forma di concertazione e/o consultazione ed essendo insussistenti le condizioni giuridiche per la decretazione d’urgenza – sia per il merito degli stessi, con evidenti vizi di incostituzionalità;
rilevano
che detti provvedimenti costituiscono per tutte le professioni motivo di grande preoccupazione in quanto privilegiano una visione mercantile e, soprattutto, costituiscono il subdolo inizio di un processo di snaturamento dei fondamentali principi storicamente posti a base del sistema ordinistico e delle libere professioni;
sottolineano
la vigorosa e pronta risposta di tutte le componenti istituzionali e associative delle libere professioni e la solidale compattezza posta in campo dalle stesse, auspicando che tale coesione e operatività si consolidino in futuro per una sempre più incisiva azione a difesa delle funzioni sociali da esse esercitate e dei diritti del cittadino,
sollecitano
le componenti istituzionali ed associative del territorio di riferimento ad incrementare la attività di pubblicizzazione informativa nei confronti della comunità sociale delle ragioni di interesse generale che sono a base dello stato di agitazione di tutte le professioni, sensibilizzando, altresì, con le modalità più opportune, tutti i parlamentari del territorio perché si rendano consapevoli portatori nelle sedi opportune delle motivate preoccupazioni delle libere professioni;
invitano
gli organi di Governo a recepire le giustificate proteste delle professioni per un riesame del decreto e, scendendo dal piedistallo su cui si sono arroccati, a riprendere il dialogo interrotto per attuare un percorso concertato e meditato che porti alle organiche riforme che tutte le libere professioni, nella specificità dei rispettivi ambiti e ruoli, chiedono e attendono da tempo;
si associano e aderiscono
alla manifestazione odierna di protesta di tutte le professioni in corso a Roma,
deliberano
di costituirsi in Comitato permanente a difesa delle funzioni sociali delle libere professioni e dei diritti del cittadino, da sempre tutelati dalle stesse e dal sistema ordinistico;
riservano
ulteriori iniziative comuni, disponendo che del presente documento sia data ampia diffusione agli Organi istituzionali, associativi e di stampa interessati.
Trani, 28 luglio 2006.
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